Il Metodo di studio

a cura della Dott.sa Francesca Brusati 

Quando parliamo di apprendimento possiamo operare una classica distinzione individuando l'apprendimento di tipo incidentale e quello di tipo intenzionale. Il primo deriva dalle esperienze a cui ci si espone, il secondo deriva dall'acquisizione di informazioni provenienti da un contesto formale come ad esempio la scuola. 
Tuttavia, non tutti gli studenti accolgono in modo positivo lo stimolo e l'impegno che un apprendimento formale richiede mostrando così svogliatezza, distrazione, lentezza e cattiva assimilazione dei contenuti con la conseguente incapacità di applicazione di quanto studiato.

In questi casi è lecito sospettare che manchi un metodo di studio adeguato? 
Sicuramente oltre alle possibili concause che potrebbero essere individuate in percorsi di certificazione, da presunti Disturbi Specifici dell’Apprendimento e di riconoscimento di problematiche a carattere transitorio ascrivibili o meno nella categoria BES, vi è anche la possibilità che uno studente non abbia elaborato e sviluppato un metodo di studio efficace.

Importanti indagini sui processi di studio in cui sono state prese in considerazione differenti tematiche tra cui le abitudini di studio, le idee che lo studente sviluppa nei confronti dello stesso e il ruolo delle specifiche strategie, emerge l’importanza di un atteggiamento metacognitivo-motivazione il cui impatto può essere fondamentale per l’apprendimento.

Il profilo di uno studente maturo, infatti, si caratterizzerebbe anche per la sua consapevolezza e capacità metacognitiva alla quale concorrono strategie come una migliore organizzazione del tempo, una propensione alla progettazione, un maggiore sforzo di comprensione attiva oltre che motivazione e la volontà di applicazione delle stesse.